Occhio secco e rosso: quando i metalli pesanti sono la causa principale
La sindrome dell’occhio secco è un fastidio accompagnato solitamente da arrossamento, bruciore, prurito e lacrimazione. Le cause sono molteplici e di natura assai differente: possono essere legate a fattori ambientali, a uno stile di vita inadeguato, a patologie pregresse, all’uso di particolari cosmetici e di lenti a contatto di scarsa qualità o all’età (si stima che circa il 90% delle donne in menopausa soffrano di secchezza oculare). Da qualche tempo, però, l’incidenza del disturbo sulla popolazione è in costante aumento. Scopriamo il perché e la correlazione tra occhio secco e rosso e i metalli pesanti.
La sindrome dell’occhio secco e arrossato: di cosa si tratta?
La sindrome dell’occhio secco e arrossato è un disturbo legato alla disidratazione della congiuntiva e della cornea, causata dall’alterazione del film lacrimale, il cui compito è lubrificare e proteggere l’intera superficie.
Seppur passeggero, il fastidio comporta dolore, sensazione di corpo estraneo all’interno dell’occhio, bruciore, fotofobia (eccessiva sensibilità alla luce), prurito, irritazione, annebbiamento visivo, difficoltà ad aprire le palpebre, specialmente al risveglio. La sindrome, sostanzialmente, può essere causata da una scarsa produzione di lacrime oppure da un’eccessiva evaporazione lacrimale, dovuta a un’ostruzione oppure a un cattivo funzionamento della ghiandole di Meibomio, adibite alla produzione della parte oleosa del film lacrimale.
Le principali cause dell’occhio secco e rosso
Tra i fattori responsabili della secchezza oculare si annoverano:
- l’eccessiva esposizione all’aria condizionata o all’aria calda
- l’uso prolungato oppure errato delle lenti a contatto
- interventi chirurgici oculari
- infezioni virali e batteriche, ad esempio la congiuntivite o la blefarite
- allergie, soprattutto ai pollini
- menopausa (a causa degli scompensi ormonali)
- l’uso prolungato di computer, tablet e smartphone, senza alcuna protezione
- smog e inquinamento
- il fumo di sigaretta. Lo studio Beaver Dam ha dimostrato che i fumatori attivi o con una storia di fumo alle spalle soffrono di disturbi della superficie oculare più dei non fumatori.
- L’assunzione di alcuni farmaci, in particolare antidepressivi, antistaminici, decongestionanti nasali, ansiolitici, contraccettivi orali, betabloccanti, diuretici.
Di recente, però, il fenomeno si manifesta con una frequenza maggiore rispetto al passato, interessando soggetti di tutte le età e sesso. Responsabili di questo fenomeno sono i metalli pesanti, elementi chimici presenti in natura e nel nostro organismo, ma assai dannosi se disponibili in quantità superiori.
Cosa sono i metalli pesanti?
I metalli pesanti sono costituenti naturali presenti in minime quantità sulla crosta terrestre. Essi sono: cromo, arsenico, mercurio, piombo e hanno una densità superiore a 4,5 grammi per centimetro cubo. La loro diffusione nell’ambiente avviene mediante alcuni fenomeni come le eruzioni vulcaniche e soprattutto a causa dell’attività umana. L’incenerimento dei rifiuti, la combustione di gas e petrolio, la concia delle pelli liberano nell’aria quantità non trascurabili di cromo. In più, l’uso di fertilizzanti, pesticidi, erbicidi e i trattamenti del legno contengono tracce di piombo, arsenico o cromo.
Nonostante l’immissione di queste sostanze sia regolamentata dalla legge, l’uomo è esposto ai metalli pesanti attraverso l’ambiente (per via inalatoria), ma anche mediante l’ingestione di acqua e alimenti provenienti dalla terra. Il loro accumulo nell’organismo può comportare, nel tempo, effetti dannosi importanti in quanto interferiscono con il normale metabolismo cellulare, ostacolano il corretto svolgimento delle funzioni vitali. È stato provato, inoltre, che sono la causa principale della sindrome dell’occhio secco e arrossato.
Come i metalli pesanti incidono sull’occhio secco e rosso
Come detto in precedenza, i metalli pesanti sono presenti in natura. È bene precisare che il loro grado di tossicità diventa importante quando si accumulano in elevate quantità nei tessuti del nostro corpo. Ciò avviene non solo tramite ingestione di acqua e cibi “contaminati”, ma anche attraverso il fumo di sigaretta.
Quasi il 30% dei casi di sindrome dell’occhio secco ha infatti come concausa il tabacco. I composti contenuti nelle sigarette agiscono sulla congiuntiva, la cornea, le palpebre e perfino la macula causando una perossidazione lipidica.
I metalli pesanti sono presenti anche in diversi cosmetici e in particolare nelle matite scure e negli ombretti. I pigmenti di origine naturale ne contengono quantità significative (ad esempio l’ossido di ferro) che, pur restando nella norma e individuate nell’INCI dei prodotti sotto il nome di “tracce tecnicamente inevitabili”, non sono così basse da garantire l’assenza di reazioni avverse nei soggetti sensibili. Tra i possibili effetti collaterali rientra per l’appunto la secchezza oculare, accompagnata da arrossamento, bruciore, dolore e sensazione di corpo estraneo.
Inoltre, i metalli pesanti sono contenuti anche nelle lenti a contatto colorate e di bassa qualità. Queste sostanze associate agli agenti chimici e ai coloranti vengono assorbite dalla cornea e dalle altre parti dell’organo visivo con conseguenze per l’occhio.
Come trattare l’occhio secco e arrossato: rimedi utili
La sindrome dell’occhio secco e arrossato va trattata cercando di mantenere una buona lubrificazione della superficie oculare. In tal senso le lacrime artificiali, i lubrificanti sotto forma di gel oftalmici, le pomate, i colliri decongestionanti possono rivelarsi utili per attenuare i sintomi. Nei casi più seri, l’oftalmologo di fiducia potrebbe prescrivere delle particolari lenti a contatto che proteggono la superficie oculare dallo sfregamento delle palpebre.
Esistono poi i cosiddetti rimedi della nonna, utili per rendere più stabile il film lacrimale. Tra questi, impossibile non citare gli impacchi di camomilla da applicare per pochi minuti sulle palpebre lavate e asciutte. Oltre ad alleviare il dolore, la sensazione di corpo estraneo e il rossore, provvedono a garantire la produzione, da parte delle ghiandole di Meibomio, della componente “grassa” delle lacrime.
Buone abitudini per il benessere degli occhi
Per mantenere il benessere dei propri occhi e scongiurare la comparsa della sindrome da occhio secco, qualsiasi siano le cause scatenanti, si consiglia di:
- bere quotidianamente almeno 1,5 litri di acqua per mantenere l’idratazione
- seguire una dieta sana e bilanciata, con particolare attenzione per i cibi contenenti omega 3, 6 e vitamina A
- evitare di trascorrere troppo tempo davanti a uno schermo, sia che si tratti di un computer, un tablet o uno smartphone
- leggere attentamente l’INCI dei cosmetici
- arieggiare gli ambienti e verificare che siano sempre ben puliti e adeguatamente umidificati (in tal senso, potrebbe essere utile installare un umidificatore se l’aria dovesse essere troppo secca)
- imitare l’uso delle lenti a contatto
- evitare il fumo
- fare attenzione all’igiene palpebrale, utilizzando delle salviettine umidificate
- sottoporsi a regolari visite oculistiche di controllo per verificare lo stato di salute oculare.
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