Cresce la sindrome occhio secco tra i giovani
Sotto accusa l’uso eccessivo degli smartphone
Un autorevole studio presentato al congresso oculistisco organizzato dalla società europea della cataratta e della chirurgia refrattiva ESCRS (European Society of Cataract and Refractive Surgeon) di Vienna ha evidenziato una elevata correlazione tra l’alterazione del film lacrimale e l’uso dello smartphone che in molti casi sfocia in una vera e propria dipendenza.
Potremmo dire, anche se in questo periodo non sarebbe proprio appropriato, che ci si prospetta davanti una vera e propria epidemia di secchezza oculare tra gli studenti.
Per lo studio sono stati reclutati 102 studenti di Medicina dell’Università di Hong Kong.
Esami clinici ed un questionario sottoposto agli studenti sono stati i parametri di studio utilizzati dai ricercatori per valutare la connessione tra la secchezza oculare e l’uso dello smartphone.
Tra i parametri utilizzati sono stati compresi anche altri potenziali fattori di rischio tra cui le ore di sonno le abitudini alimentari e le ore di utilizzo dei dispositivi digitali.
E’ stata riscontrata una elevata prevalenza di dipendenza da smartphone ed in particolare nel 57% nel gruppo maschile e nel 46% delle studentesse.
Si è anche riscontrato che l’uso eccessivo dello smartphone è strettamente correlato ad un numero inferiore di ore dedicate al sonno.
La società asiatica della sindrome dell’occhio secco (Asia Dry Eye Society) il 37% dei giovani con età media 19 anni presentava una secchezza oculare clinicamente significativa.
Dalle risposte riportate dai giovani nel questionario loro sottoposto è emerso che i giovani pur riducendo le ore di sonno non si rendono conto del tempo effettivo passato allo smartphone e la maggior parte di essi ha affermato di usare il telefonino solo 2-3 ore al giorno.
Tutti questi dati sono il segnale evidente che tutti ci si deve adoperare per ridurre al minimo di danni procurati dalla luce blu e mantenere sempre ben lubrificati gli occhi utilizzando sostituti lacrimali che siano in grado anche di svolgere una azione antiinfiammatoria.
Shin K et al. Prevalence and severity of smartphone addiction and dry eye disease in university students.